{"id":162,"date":"2022-07-02T16:03:23","date_gmt":"2022-07-02T14:03:23","guid":{"rendered":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-gassino\/?page_id=162"},"modified":"2023-07-18T14:37:10","modified_gmt":"2023-07-18T12:37:10","slug":"vita-gassinese","status":"publish","type":"page","link":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-gassino\/index.php\/vita-gassinese\/","title":{"rendered":"7. Vita gassinese"},"content":{"rendered":"\n

La storia di \u201cVita Gassinese\u201d \u00e8 necessariamente connessa con quella del suo fondatore, il cav. Giuseppe Amore. Nato a Gassino il 22 luglio 1909 da una famiglia le cui origini (come egli stesso scoprir\u00e0 indagando sugli archivi comunali) sono legate alla cittadina dal ‘600. Autodidatta, dopo gli studi elementari va a lavorare a Torino come apprendista in diverse tipografie raggiungendo il grado di \u201cproto\u201d, cio\u00e8 di coordinatore generale del lavoro di stampa. \u00c8 un idealista, uno spirito libero, insofferente alle costrizioni, quindi naturalmente antifascista. Forse proprio per questo allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale viene richiamato alle armi pur avendo superato i limiti dell\u2019et\u00e0 di leva. In seguito all\u20198 settembre 1943 viene catturato dalla wehrmacht e imprigionato per due anni nei lager tedeschi.<\/p>\n\n\n\n

Dopo la guerra inizia a lavorare presso la prestigiosa azienda torinese Nebiolo, produttrice di macchine da stampa e caratteri tipografici. Nel 1951 riesce a coronare un sogno, aprire una tipografia nella sua Gassino. <\/p>\n\n\n\n

Nella bottega, ricavata all\u2019interno della casa familiare di via San Martino 17, stampa fatture, manifesti, biglietti di ogni genere. In particolare, nei paesi circonvicini, le pubblicit\u00e0 delle feste patronali portano sempre la sua firma. <\/p>\n\n\n\n

A partire dal settembre1961, inizia le pubblicazioni di un giornale politicamente indipendente: \u201cVita Gassinese\u201d, del quale Giuseppe Amore \u00e8 fondatore, editore, direttore responsabile, principale giornalista, compositore e ovviamente tipografo. Il suo bacino di utenza \u00e8 costituito dai Comuni di Gassino, Castiglione, San Raffaele Cimena, Cinzano, Rivalba e Sciolze. Una tiratura di circa 500 copie, distribuita nelle edicole della zona, un\u2019impresa senza un vero ritorno economico, molto spesso in perdita. Dalle pagine del giornale non risparmia critiche alle varie amministrazioni succedutesi alla guida di Gassino, scoprendo, tra l\u2019altro, un caso di truffa ai danni del Comune ad opera di un\u2019impiegata disonesta colpevole di aver sottratto dalle casse comunali oltre dieci milioni di lire, una grossa cifra per l\u2019epoca. L’apertura di questo caso, denominato dalle cronache \u201cscandalo Zavaroni\u201d dal nome dell’impiegata infedele, dar\u00e0 notevole visibilit\u00e0 a \u201cVita Gassinese\u201d che sar\u00e0 citato anche sul quotidiano \u201cLa Stampa\u201d.<\/p>\n\n\n\n

Ancora oggi, per la corretta ricostruzione degli avvenimenti di quell\u2019epoca non pu\u00f2 essere trascurata l\u2019analisi di quanto riportato su quelle pagine.<\/p>\n\n\n\n

\u201cVita Gassinese\u201d esce per l’ultima volta nel marzo del 1983 dopo ventitre anni ininterrotti di attivit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

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Il cav. Giuseppe Amore nel corso della presentazione del suo libro sulla storia di Gassino e dei Comuni limitrofi. In primo piano si riconosce l\u2019autore, insieme al prof. Emanuele Kanceff (con il microfono) e al prof. Luigi Firpo (Gassino, 29 maggio 1978).<\/em><\/p>\n\n\n\n

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Pagina di cronaca del quotidiano \u201cLa Stampa\u201d con l’articolo sullo scandalo dell’impiegata infedele del Comune di Gassino. Il fatto fu scoperto proprio da \u201cVita Gassinese\u201d che in questo articolo viene citato.<\/em><\/p>\n\n\n\n

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