{"id":116,"date":"2022-07-01T12:30:29","date_gmt":"2022-07-01T10:30:29","guid":{"rendered":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-gassino\/?page_id=116"},"modified":"2023-07-18T14:37:35","modified_gmt":"2023-07-18T12:37:35","slug":"lo-stabilimento-sobrero","status":"publish","type":"page","link":"http:\/\/89.46.65.81\/wp-gassino\/index.php\/lo-stabilimento-sobrero\/","title":{"rendered":"8. Il calzificio Ettore Sobrero"},"content":{"rendered":"\n

8. Il calzificio Ettore Sobrero<\/strong><\/p>\n\n\n\n

Certamente uno degli elementi che contribuirono a portare una ventata di modernit\u00e0 a Gassino nei primi anni del XX secolo fu l’impiego dell’energia elettrica, inaugurata il 5 settembre 1909 nel corso della festa patronale. Oltre a portare ingenti benefici per l’illuminazione pubblica e privata, fino ad allora generata da combustibili a fiamma, la corrente elettrica consent\u00ec lo sviluppo di innumerevoli attivit\u00e0 tra cui l’elettrificazione del tramway che collegava Gassino con Torino.<\/p>\n\n\n\n

La popolazione locale, dedita non solo alle tradizionali attivit\u00e0 agricole ma costituita in buona parte da pendolari che raggiungevano fabbriche e opifici di Torino, fu beneficiata anche per il fatto che l’energia elettrica avrebbe consentito nel breve termine l’impianto di uno o pi\u00f9 stabilimenti industriali con offerte di lavoro che avrebbero limitato il pendolarismo e favorito l’occupazione non solo a Gassino ma in tutto il circondario.<\/p>\n\n\n\n

Gi\u00e0 nell’anno precedente, il 1908, l’amministrazione comunale di Gassino, guidata dal sindaco Amedeo Giacinto Palazzi, si attiv\u00f2 per acquistare, a proprie spese e con la contrazione di un mutuo, una corposa porzione di terreno in zona Santa Croce, adiacente la strada Nazionale per Casale percorsa dal tramway per Chivasso e Brusasco, da destinarsi all’impianto industriale. Il 29 ottobre viene deliberata la concessione ad una cordata di industriali operanti nel settore del tessile e che prevede la costruzione, a loro carico, dello stabilimento industriale, di un centro residenziale per dirigenti e impiegati e delle abitazioni per gli operai. Lo stabilimento dovr\u00e0 inizialmente garantire cento posti di lavoro. L’operazione, tuttavia, si rivela pi\u00f9 ostica del previsto e nel 1910 naufraga definitivamente lasciando il Comune di Gassino con un pesante mutuo da onorare. Dopo oltre un anno, nei primi mesi del 1911, si presenta una nuova opportunit\u00e0 per l\u2019utilizzo del terreno gi\u00e0 acquistato per attivit\u00e0 industriale. L\u2019occasione \u00e8 offerta da Ettore Sobrero, imprenditore torinese nativo di Cerreto Langhe, che alla fine del XIX secolo aveva fondato, insieme alla moglie Luisa Matthey, a Torino, l\u2019omonimo calzificio operante in via Ponte Mosca e che, per ampliare la propria attivit\u00e0, costituita da un organico di centoventi operaie, stava riscuotendo notevole successo. Questi intenderebbe aprire a Gassino un nuovo stabilimento per la produzione di maglieria intima. Nonostante le intenzioni dell\u2019industriale torinese possano apparire in un primo momento tutt\u2019altro che roboanti, gli amministratori gassinesi si dimostrano favorevoli a trovare un accordo: il Comune di Gassino si impegna a cedere il terreno in zona Santa Croce di 3 ettari, 10 are e 28 centiare, a costruire i pozzi perdenti per lo scarico fognario e lo scambio tranviario per deviare il percorso dei vagoni merci e a non concedere ulteriori autorizzazioni per l\u2019insediamento nel territorio comunale ad industrie concorrenti.. Ettore Sobrero corrisponde con un impegno di costruire uno stabilimento in grado di occupare inizialmente almeno cinquanta persone della zona e le abitazioni per la sua famiglia, per i dirigenti e per gli impiegati.<\/p>\n\n\n\n